Legge di Bilancio 2026: tagli alla sanità, bonus alle imprese e nuovi incentivi per i giovani

Legge di Bilancio 2026

Shutterstock

Antonia Cattaneo

Ottobre 23, 2025

Approvata la Legge di Bilancio 2026 da 25 miliardi: il Governo parla di “stabilità economica”, le opposizioni denunciano “assenza di visione sociale”

Roma, 15 ottobre 2025 – Il Governo ha approvato la Legge di Bilancio 2026, aprendo un acceso confronto tra maggioranza e opposizione. La manovra, presentata ufficialmente dal Ministero dell’Economia, punta a contenere la spesa pubblica e a sostenere la competitività delle imprese, ma introduce anche riduzioni significative nei fondi destinati a sanità e istruzione, due settori già messi alla prova negli ultimi anni.

Legge di Bilancio 2026, una manovra da 25 miliardi di euro

Secondo la relazione tecnica, la legge di bilancio vale circa 25 miliardi di euro. Tra le misure confermate spicca il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, che resterà in vigore per tutto il 2026, insieme alla proroga dei bonus per la digitalizzazione delle PMI.

Viene inoltre introdotto un nuovo incentivo per le assunzioni di giovani under 35, con sgravi contributivi fino al 100 % per i primi due anni. Tuttavia, la manovra prevede anche tagli ai fondi destinati alla sanità regionale e il congelamento degli investimenti per l’edilizia scolastica, misure che hanno sollevato numerose critiche.

Le reazioni politiche

Le opposizioni hanno attaccato il Governo, definendo la manovra “priva di visione sociale e orientata solo ai conti”. Il segretario della CGIL Maurizio Landini ha commentato con toni duri: “Servono investimenti strutturali, non tagli. La sanità pubblica è al limite e il rischio è di aumentare le disuguaglianze.”

Dal canto suo, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha difeso le scelte dell’esecutivo, sottolineando che “i conti pubblici devono rimanere in equilibrio, ma nessun cittadino verrà lasciato indietro. La priorità è proteggere la stabilità economica e garantire un uso responsabile delle risorse.”

Effetti su famiglie e imprese

Per le famiglie italiane, il principale beneficio arriva dal mantenimento della decontribuzione per i redditi medio-bassi, una misura che secondo il MEF tutelerà oltre 13 milioni di lavoratori.
È inoltre previsto un bonus energia per i nuclei con ISEE inferiore a 20.000 euro, destinato a sostenere i consumi domestici nei mesi invernali.

Le imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, potranno accedere a un credito d’imposta fino al 45 % per investimenti in progetti green e digitali, oltre a nuovi fondi agevolati per la transizione ecologica.

Equilibrio o austerità?

Il Governo parla di “manovra di responsabilità”, ma i sindacati e parte delle opposizioni vedono in questa legge un ritorno all’austerità. Il dibattito proseguirà in Parlamento, dove si attende l’approvazione definitiva entro la fine di novembre.

Intanto, per milioni di cittadini e imprese, la Legge di Bilancio 2026 rappresenta un banco di prova decisivo: tra la necessità di tenere i conti in ordine e quella di sostenere i servizi essenziali, il rischio è che a pagare il prezzo della stabilità siano ancora una volta i settori più fragili del Paese.